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La parola del mese: estate

08 luglio 2015

Il solstizio del 21 giugno ha segnato l'inizio della stagione più attesa dell'anno, l'estate. Se sempre più spesso la bella stagione è sinonimo di vacanza, almeno per tutti i ragazzi che hanno appena archiviato il faticoso anno scolastico, non bisogna dimenticare il suo valore tradizionale, in parte ancora conservato oggi.

L'arrivo dell'estate, infatti, dà l'avvio al periodo dei lavori agricoli più importanti e alla consueta salita verso gli alpeggi. In passato, da una buona estate e dai suoi frutti dipendeva, spesso, la stessa sopravvivenza di una famiglia.

Forse per questa ragione, in molte località valdostane, ma non solo, l'inizio della stagione estiva viene salutato tradizionalmente con un rito particolare: l'accensione dei falò nelle notti di San Giovanni o dei Santi Pietro e Paolo. Molte sono le spiegazioni alla base della tradizione: l'eziologia popolare la lega alla grande peste del Seicento e alla necessità dei sopravvissuti di "contarsi". Sulla base di diversi studi etnografici, invece, sembrerebbe che l'origine sia da ricercare nell'esigenza di "ingraziarsi" il Sole, in epoca precristiana, e in seguito i Santi, per propiziarsi una buona stagione agricola.

            Allo stesso modo è possibile spiegare l'enorme fioritura di proverbi e detti popolari in francoprovenzale, legati alla previsione del tempo meteorologico tramite un'attenta decriptazione dei messaggi della natura.

            Se siete desiderosi di saperne di più, ecco i suggerimenti per questo mese.

All'interno della sezione Letteratura orale, potrete trovare una raccolta di proverbi dedicati all'estate e alle previsioni del tempo.

Nelle pagine dedicate alla Cultura, potrete leggere alcuni brani di importanti autori della letteratura francoprovenzale valdostana, legati all'estate e ai lavori agricoli, come Lo recorts di Evalde Obert, la prosa poetica Le fen di Anaïs Ronc Désaymonet, la delicata poesia Le gnoule di Palmyre Arbaney, Lo ten di fen di Marius Thomasset e molti altri.

Per i più piccoli, nella sezione Bambini e ragazzi, troverete le filastrocche raccolte, e illustrate da Altan, nell'ambito del Projè Popón.

Per scoprire le origini della tradizione dei falò di San Giovanni e di San Pietro e Paolo - boudére, flandouye o fouà de Sen Djouàn secondo il patois - vi consigliamo, poi, la lettura del brano tratto dalla pubblicazione Riti e Feste in Valle d'Aosta, tradotto per voi nel patois di Brusson e Introd all'interno della sezione Testi in linea.

Infine, come di consueto, vi lasciamo con un piccolo assaggio linguistico: la parola "estate" nei diversi patois valdostani.

ehtà - étsatèn - itchatén - itchâtén - itsatèn - tsatèn - tsotén - tsotèn