Il 2015 è un anno ricco di anniversari per le montagne valdostane. Ricorrono, infatti, il 150°anniversario delle prime ascensioni sul Monte Cervino e il 50° dall'apertura del tunnel del Monte Bianco. Entrambi gli avvenimenti hanno contribuito a cambiare radicalmente la storia economica e sociale della Valle d'Aosta: il primo, inaugurando la fiorente stagione del turismo sportivo che conduce fino alle grandi manifestazioni odierne del Tour des Géants o del Trofeo Mezzalama; il secondo, aprendo la piccola regione ai traffici commerciali e agli scambi economici europei, consolidando la sua lunga tradizione di crocevia di popoli.
Per questo mese la nostra proposta vi porterà proprio alla scoperta della montagna, sospesa oggi tra tradizione e modernità.
Punto di partenza di questo viaggio è un brano tratto dal saggio di Saverio Favre e Alexis Bétemps, La montagne et ses noms, che vi presentiamo, all'interno della sezione Testi in linea, tradotto nelle varianti francoprovenzali di Brusson e Aymavilles. Attraverso questa lettura potrete scoprire non solo le denominazioni francoprovenzali della "montagna" ma, poiché la lingua è portatrice di cultura e di una specifica visione del mondo, anche i valori tradizionali che le si attribuivano, legati perlopiù a un'economia rurale oggi in abbandono.
Per proseguire con la Letteratura, vi suggeriamo il testo di René Willien, In cordaye ba di Pavillon, che racconta l'avventura notturna di due guide alpine d'altri tempi, e la poesia Montagne de mé di Pierre Vietti.
I più piccoli, poi, potranno divertirsi colorando le schede sui simpatici animali della montagna scaricabili dalla sezione Imparare.
Infine, come sempre, vi lasciamo con un piccolo assaggio linguistico: il termine "montagna" secondo alcuni patois valdostani...