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Rencontre des Petits Patoisants

Cogne 2011

Petits patoisants

Il futuro del patois, lingua del cuore dei Valdostani, non può prescindere dalle giovani generazioni, che sono i garanti "naturali" della sua sopravvivenza e del suo tramandarsi nel tempo: ecco perché il 3 settembre, a Cogne, l'Assessorato Istruzione e Cultura ha organizzato la 1ère Rencontre des petits patoisants, concepita nell'ambito di una politica culturale che mira a mettere in atto una serie di iniziative che puntano alla promozione e alla diffusione del francoprovenzale nella nostra regione.

La scelta di Cogne per organizzare questa 1ère Rencontre è avvenuta in virtù della vitalità e dell'attaccamento al patois e alle tradizioni da sempre dimostrato da questa piccola comunità, situata ai piedi del Gran Paradiso - come testimoniano la presenza di un gruppo teatrale, Lou Tracachemèn, di un gruppo folkloristico, Lou Tintamaro, ma anche di un'altra formazione, Le petit chœur de Cogne.

La Rencontre ha come obiettivo di riunire tutti i bambini valdostani, patoisant o meno, in occasione di una grande festa all'insegna del patois, al centro della quale i protagonisti delle tante iniziative, che coinvolgeranno il teatro, il canto, la musica e gli sport popolari, saranno proprio la lingua e i bambini.

Questa manifestazione, che ha come slogan "Dzouyèn, tsantén, danchén é prédzén eun patoué, noutra lénva di queur", è stata concepita come una giornata a misura di bambino, come un momento privilegiato dove i giovani potranno scoprire i "luoghi del patois", esplorare tutte le sue forme e varietà di questa lingua e prendere coscienza dell'importanza di salvaguardare la lingua dei nostri antenati, tratto distintivo della nostra comunità.

Per parte sua, l'Assessorato persegue una politica di mantenimento delle tradizioni e degli usi e costumi tradizionali, con l'obiettivo di far apparire il patois, agli occhi delle nuove generazioni, motivo d'orgoglio in quanto lingua identitaria e veicolare della nostra cultura e delle nostre tradizioni più autentiche.

Dare nuova vitalità al patois e conferirgli una nuova dignità, suscitare nei bambini l'amore per la propria Regione e la sua lingua, infondendo loro il sentimento di appartenenza alla "piccola patria": questo è il compito delle istituzioni, queste sono le basi che, nella nostra società moderna e in continua evoluzione, permetteranno ai giovani di crescere e di diventare cittadini del mondo, senza mai dimenticare dove affondano le proprie radici.

La rencontre des petits patoisants si aggiunge così agli altri progetti che hanno lo stesso obiettivo: il Concours Cerlogne, l'École populaire de patois, la celebrazione della messa in patois e in lingua walser, il rilancio della civilisation valdôtaine a scuola attraverso numerose iniziative - tra le quali l'introduzione a pieno titolo del patois nell'offerta scolastica - la realizzazione di una serie di audiolibri in francoprovenzale e di Cd di musica tradizionale, nonché la diffusione tra gli alunni delle scuole valdostane del Dichonnéro di petsou patoésan, la realizzazione di un portale internet del francoprovenzale valdostano, l'esposizione "Les lieux du patois", l'allestimento di una commedia musicale in patois - che figurerà nel programma della prossima Saison culturelle - e il Projè Popón, concepito per promuovere l'impiego del patois fin dalla prima infanzia.

Si aggiunga a questo che, nella prospettiva di valorizzare il nostro patrimonio immateriale, l'Assessorato ha preso contatti con l‘UNESCO per il riconoscimento del patois francoprovenzale come patrimonio dell'umanità.

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